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martedì 29 dicembre 2020

Playa de Sotavento, Fuerteventura sud

La destinazione di oggi è uno dei luoghi più rappresentativi di Fuerteventura: la spiaggia di Sotavento di Jandía.

La guagua mi lascia alla fermata Barranco de los Canarios. Sono ancora indeciso se visitare l’entroterra o dirigermi subito verso la costa. Una signora che gestisce il vicino distributore di benzina mi consiglia la seconda opzione, spiegandomi come arrivare.

Dopo diversi giorni di vento forte da sudest e di foschia leggera causata dalla Calima, oggi sono tornati da nord gli Alisei che arricchiscono la volta  con nuvole passeggere. Quasi subito arrivo al punto panoramico di El Salmo. La giornata estremamente tersa permette di guardare lontano: in fondo Costa Calma con le sue moltitudinarie costruzioni pacchiane; avvicinandoci con lo sguardo verso sud spunta qualche catena alberghiera, e poi…

E poi inizia un lembo stretto di sabbia gialla che naviga parallelamente alla costa per diversi chilometri. Una striscia sottile che con la bassa marea divide armoniosamente l’acqua marina, creando delle lagune naturali. La Playa de Sotavento.

Appena sotto la strada trovo il sentiero che da Corralejo porta alla Punta di Jandía, attraversando l’isola di Fuerteventura.

Scendo la collina e mi trovo sulla destra un piccolo parcheggio e davanti uno spettacolare muro di sabbia verginale. La potenza del vento ha accumulato in un lato del promontorio una quantità enorme di arena. Salgo sulla costa della duna alta alcune decine di metri e mi butto a capofitto nel punto con maggiore pendenza sprofondando di piacere  nell’elemento.

Il sentiero costeggia la riva dall’alto, permettendo una migliore visione della lingua sabbiosa che corre tra le acque dell’oceano. L’entroterra di questa zona di Jandía è costituito da colline chiare macchiate da cespugli dai minuti e giovani fiori; nella sabbia stanno germinando semi e piccoli bulbi dall’esistenza spuria.

Anche la mia giornata si sta accorciando, quindi decido di scendere e percorrere il lembo di terra che divide il mare. Prima che la marea renda più uniforme l’opera della Natura.


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