venerdì 17 novembre 2017

Hidalgo del Parral

Se ora sento di essere arrivato ad una svolta della vita, non è per ciò che ho guadagnato, ma per ciò che ho perduto.
A. Camus

Arrivo a Parral in un pomeriggio caldo e senza vento. La stazione degli autobus regionali è una vetrina situata in una strada qualunque della città e la sua sala d'aspetto tracima nell'entrata di un hotel ad ore. Chiedo alla signora della ricezione se il prefisso telefonico scritto sul vecchio biglietto aereo corrisponde alla località. Lei annuisce, offrendomi una chiamata dal suo cellulare.
Timoteo arriva quasi subito con il pick-up. La sacra domenica mi introduce nell'ambiente familiare radunato attorno ad una parrilla, al riparo dal sole bruciante di Chihuahua.
Sono giorni che assumo poche proteine e la grigliata nella casa di Timoteo è davvero provvidenziale. Birra, agua de jamaica fatta in casa, carne, patate e molte pietanze portate dai parenti.
Mentre Timoteo mette musica elettronica europea, la famiglia allargata mi pone domande alle quali non sempre riesco a rispondere. Cosa. Dove. Chi. 
Un figlio arriva dopo il lavoro in un ristorante. E' stanco ed accaldato. Mi racconta che ha studiato scuola alberghiera proprio a La Paz, Baja, dove ho conosciuto il padre. Cerco di bere poco. La madre di Timoteo infine serve nieve de limón per tutti.

Quando il sole si rifugia dietro colline lontane ed i parenti cominciano a diminuire, Timoteo mi porta a fare un giro per la città. "Vedi, questa è la strada dove hanno ucciso Pancho Villa", mi spiega. "Questa è la cattedrale, il municipio, il fiume".
Il buio è rischiarato dalle luci dei lampioni e dei palazzi, dai fari delle auto che carosellano compulsivamente attorno le vie centrali.
"Dove ti porto?", chiede infine il mio ospite.
"Alla stazione degli autobus interstatali", rispondo.

Una notte senza sonno, con il tempo immobile, in un terminal dove arriva e parte gente. Dove anime, famiglie, parenti, si lasciano senza sapere se mai si rivedranno. La separazione, la perdita sono i momenti più strazianti che contraddistinguono gli umani.

E' l'una e venti precisa quando parto verso il sud, Durango. 555 pesos. Al salire gli addetti della sicurezza ci riprendono con una telecamera e perquisiscono il bagaglio a mano.
Il primo di tanti viaggi notturni nelle praterie del Messico.
  
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