giovedì 2 luglio 2015

Prima escursione nella valle di Cocora, Ande Colombiane

Passo i margini di una fattoria, attraverso un ponte dove sotto passa un torrente e sono nell'entrata della valle. Di fronte si apre una visione di pascoli verdi tenuti come prati inglesi, boschi che dalle cime scendono a picco in basso, fattorie, pacifiche mucche, cavalli liberi e soprattutto una delle principali attrazioni del luogo: le palme da cera native proprio di questa area, il Quindío. Esse spuntano dalla terra slanciandosi diritte e affusolate, rivendicando il diritto di conquistare il cielo. E' davvero strano vedere i boschi, i cespugli, i prati di montagna, punteggiati da questi altissimi tronchi sulla cui sommità svetta un ciuffo di foglie.
Il sentiero che porta in localita' Estrella de agua, dopo essere stato abbondantemente toccato dal sole, si infila basso nel solco del torrente. Sono piu' di due settimane che non piove ma qui, causa il passaggio di turisti, di mandrie di bovini e naturalmente l'umidita', a tratti il percorso diviene fangoso. Il bosco e' colmo di piante tropicali di diverso genere, oscuro e pregno di vita. La foresta e' anche infestata da umani di diversa origine che, come me, vogliono esplorare questa famosa valle. Ponti tibetani, da attraversare rigorosamente uno alla volta, sovrastano il corso d'acqua. Quando i miei sandali stanno cominciando a cedere nell'umidita' della fanghiglia, ecco che vedo il bivio: avanti si va a Estrella de agua, a sinistra si arrampica un sentiero che porta alla finca de la Montaña. Prendendo la seconda via magicamente rimango solo con la natura che lentamente si modifica con l'altitudine. Verso i 2700 metri compaiono i primi sempreverde. Sono pini ed essenze vigorose della famiglia dei cipressi, mischiate ad una variegata scelta di piante e cespugli sconosciuti. Salgo velocemente con il panorama vegetale che assomiglia sempre piu' a quello alpino, ma no... in mezzo al bosco di pini ecco che spuntano alcune basse
palme. Quasi sotto la finca de la Montaña ricompaiono i primi prati. Qualche cane svogliato abbaia avvertito dalla mia presenza, poi, dall'alto, si affaccia brevemente una figura femminile. La fattoria della montagna e' sita a 2860 metri di altitudine ed e' contornata da boschi e qualche prato. Da lassu' finalmente posso godere del panorama di una parte della valle di Cocora. Di fronte si innalza un picco ricco di vegetazione fin quasi al suo culmine, a sinistra si sviluppa lentamente verso l'alto la vallata che qualche buon amico definerebbe un buco. Il cielo d'America e' come sempre eccezionale, anche qui tra le Ande e l'umidita' che viene dal Pacifico: nuvole veloci dalle cime piu' alte scendono nel loro perfetto disordine verso valle, girando attorno a guglie, picchi e panettoni verdi per poi sparire da qualche parte. 
Nella finca de la montaña e' ancora il sole che predomina, supportato da una brezza da nord. Il sudore scompare velocemente ma non si volatilizza il mio interesse. La fattoria di legno colorato a bianco e arancione dal tetto basso di tegole e' contornata da un'immensa quantita' di fiori e cespugli colorati. Proprio su questi fiori, con
stupore, vedo librarsi piccoli volatili dal piumaggio azzurro-verde argenteo, quasi fossero animali provenienti da un mondo fantastico: sono colibri'. Le loro ali invisibili e veloci si destreggiano con precisione da un fiore all'altro.
Rimango diverso tempo incantato da questi volatili, fino a quando decido di prendere la via de la discesa attraverso un fitto bosco di sempreverdi ed eucalipti. Nel scendere incontrero' diverse altre specie interessanti, ma queste amenita' rimaranno a delizia del sottoscritto.

Nessun commento:

Posta un commento

 
Creative Commons License
Travel Viaje Viaggio Voyage by Dr. Stefano Marcora is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.
Based on a work at travel-ontheroad.blogspot.com.