venerdì 28 febbraio 2014

La casa del pescatore

Ogni mattina Jef vede il sole sorgere dal mare di Bohol. Ha una barca bianca a motore di tre metri con la quale si reca a pescare. Anche se i bilancieri di tronchi di bambu' colorato la fanno sembrare piu' grande, la barca di Jef non è affatto grande. L'acqua di Pangangan è spesso così limpida che pare di vedere l'imbarcazione di Jef volare.
Il giorno prima della partenza per l'isola di Cabilao, Jef mi avvisa: "Se domani il mare è mosso non posso portarti." Annuisco. Ho appena gustato il pasto preparato da Emi, la moglie.

Jef, Emi e il piccolo figlio vivono in una casa di legno e bambu’, con il tetto di lamiera. All'interno dell'abitazione Emi ha ricavato un minuscolo emporio dove vende caramelle, alcolici e altri generi di consumo. Ho conosciuto questa famiglia perché alla ricerca di pasti economici fuori dai resort per turisti.
Oggi ho divorato melanzane cotte con peperoncino, abbondante razione di riso e due uova; dal tavolo di legno grezzo dove Emi stava tagliando verdure vedevo entrare dalla porta aperta veloci galline pronte a ingoiare qualcosa di commestibile caduto sul pavimento di terra battuta. Emi le scacciava. Tra la visita di una gallina e l'altra intravedevo cani raminghi dagli occhi teneri che si affacciavano all'uscio. Qualche bambino si sporgeva all'esterno dalle rete metallica che protegge l'emporio per acquistare qualcosa.cpan
La casa ha forma rettangolare: la cucina, a fianco lo stanzino dell'emporio e il locale dove consumo il pasto, arredato di sedie, una panca e due piccoli guardaroba. Attaccati ad un armadio ci sono i poster rispettivamente di una Madonna e un Gesù dagli occhi azzurri. Incollata alle tavole di legno che fanno da muro esterno vedo una foto sbiadita di Kuala Lumpur. La scala nell’angolo porta ad un soppalco dove la famiglia riposa. Emi e' fiera di cucinare per me, io sono lieto respirare la normalita’ di quella casa.

Guardo Jef con il volto sudato. Sono le tredici passate e fuori il sole tropicale divora senza compassione. Mentre Jef appronta degli ami per la pesca notturna mi racconta cose purtroppo gia' sentite: pescatori che usano sostanze chimiche e altre illegalita' per catturare pesci , uomini che tornano con sempre meno frutti del mare. "Non capiscono che se catturano pesci giovani o utilizzano sostanze illecite, i nostri figli non troveranno piu' nulla da vivere qui a Pangangan.  E gia' questo succede ora", mi dice. Io assento.

Domani alle sette Jef mi porta a Cambaquiz, Cabilao. Se le onde saranno lievi.

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