mercoledì 18 settembre 2013

In cammino a San Francisco

Carico lo zaino sulle spalle, saluto la famiglia che mi ha ospitato e sono in strada. San Isidro e' un piccolo paese di pescatori a sud di una delle isole Camotes. Due giorni qui passati a nuotare tra pesci e coralli che un tempo erano numerosi, la sera sotto la pensilina insieme a taciturni isolani imbarazzati dalla presenza di uno straniero.
Alle 6:30 il sole gia' forte illumina i passi sul nastro di asfalto e cemento, guidando le esperte infradito lungo i cinque chilometri che portano a San Francisco. Dopo una salita e la zona delle scuole sono fuori dal paese. La strada è mia. Nelle Camotes le moto sono il mezzo di trasporto piu' diffuso; pochissimi tricicli, jeepney o automobili.
Il camminare e' per i piu' poveri, quindi Cmotcammino; alla destra si muove il mare e nell'entroterra scivolano colline, case e campi coltivati. Le gambe mi guidano alla ricerca dell'ombra degli alberi, i pori della pelle -piu' allargati che mai- portano il sudore all'aria. Gli occhi cercano nuvole nel cielo azzurro. Questa espiazione volontaria e' ampliamente appagata dai suoni della natura: uccelli migrano da un ramo all'altro quasi seguissero precisi riti antichi, trasmettendo articolate melodie al mondo circostante. Dalle case la gente prepara la colazione, cuocendo gli alimenti sopra bracieri a legna; signore anziane chine su scopini composti da sottili rami legati tra loro spazzano foglie dalla terra battuta. E poi bambini e ragazzi in tenuta scolastica escono di casa diretti ai luoghi di studio, uomini che mi augurano il buongiorno, donne che sorridono compiaciute perché mi sposto nel modo piu' semplice, sì.
La strada ora si allontana dalla costa, permettendo di osservare le verdi colline disseminate di boschi e rare piantagioni di palma da cocco. Avvicinandomi a San Francisco, il capoluogo dell'isola, osservo che la processione di ragazzi e ragazze con camicia da marinaretto e gonna a quadri si infittisce; quanta strada a piedi compiono ogni giorno questi giovani.
Alzando le abbagliate iridi al cielo sembra che i vani desideri del sottoscritto vengano per una volta esauditi: grasse nuvole compaiono dalle colline portando ombra e qualcosa che assomiglia al refrigerio. Ma le nubi diventano sempre piu' nere, tracimando così nel temporale. Prima che la pioggia si infittisca sono sotto la tettoia di una signora che vende materiale scolastico e generi alimentari. Presso quel riparo trovo due ragazze e un bambino. Dagli occhi di una delle due studentesse intuisco che vorrebbe sapere cosa faccio lì e da quale vicolo ramingo del mondo provengo. Anche se la sua timidezza fosse vinta e le domande poste, probabilmente queste non troverebbero risposta, perché risposte non sempre ci sono. Le cose andarono come dovevano andare ed il mio cammino a San Francisco continuo' dopo la pioggia.
Diritti Riservati Creative Commons

Nessun commento:

Posta un commento

 
Creative Commons License
Travel Viaje Viaggio Voyage by Dr. Stefano Marcora is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.
Based on a work at travel-ontheroad.blogspot.com.