lunedì 29 luglio 2013

La festa dei 18 anni

Secondo giorno nell'isoletta di Malapascua, a nord di Cebu. Oggi giungo vicino al tratto di costa di fronte al Coral Garden e devo lasciare a qualcuno ciabatte e camicia durante lo snorkelling. Sono le otto del mattino e la camicia e' bagnata di sudore. Dopo l'arena adibita al combattimento tra galli, noto una casa con giardino alberato e diverse persone. Chiedo ad una signora se posso lasciare le cose. La donna e' la zia della ragazza che in serata celebrera' i 18 anni. Cosi' vengo invitato alla festa.
Dopo aver attraversato parte del villaggio e una buia zona boscosa senza sbagliare sentiero, alle 20 la musica mi fa arrivare sul luogo delle festa. Ritrovo la zia della celebrata la quale mi annuncia che il mangiare a quell'ora e' quasi tutto terminato, ma non e' esattamente la stessa cosa per il bere. Ragazzi addetti alle bevande, dopo avermi offerto mezzo bicchiere della loro birra come benvenuto, si scusano se le bottiglie piccole dell'amaro liquido giallo sono teminate; rimangono le bottiglie da un litro. Il sottoscritto cosi' si sacrifica, e prende posto sotto il palco della festeggiata.
Il giardino alberato e' punteggiato da tavolini con tovaglie colorate, a destra c'e' la postazione del DJ, a sinistra uno schermo gigante ingrandisce quello che succede sul palco. Lampadine e luci da Disc discoteca illuminano l'evento. Sul palco troneggia una ragazza cicciottella vestita con un pomposo abito rosso vivo. E' il momento questo della consegna dei regali e dei discorsi. Da sotto il palco un conduttore munito di microfono chiama parenti ed amici della festeggiata i quali consegnano il regalo dopo un breve saluto spesso spiritoso. La gente attorno annuisce e ride, la diciottenne si commuove a tratti. Ogni tre - quattro interventi il DJ spara musica occidentale a tutto volume, oppure assistiamo ad una performance Hip Hop compiuta da cinque ragazzi, e infine ad una danza semicomica eseguita da un Lady Boy, un travestito, che fa parte del gruppo di animatori professionisti.
Brezza marina si insinua tra le palme da cocco e gli altri alberi mentre nella festa una donna mi invita a ballare e la gente beve birra e brandy, riscaldando la notte tropicale. Dopo il taglio della torta e la consumazione delle stessa arriva il momento che i giovani (ma non solo) preferiscono: musica techno. E sotto il ritornello "Sex on the beach", ragazzi ben vestiti si scatenano in lunghi balli  sotto gli occhi degli invitati  ma anche di diversi curiosi.
Lentamente la gente prende congedo lasciando posto a cani in cerca di qualche gustoso rimasuglio alimentare (i filippini sono califfi a fare il maialino allo spiedo) e bambini meno abbienti che ravanano tra vassoi e piatti qualcosa da portare a casa nonche' alla ricerca di bottiglie di plastica o vetro vuote da poter vendere.
Osservo questi bambini e vedo i resort posti sulla spiaggia migliore dell'isola, hotel tutti muniti di sorveglianti armati, e dei comfort necessari al turista. Dietro, nascoste e accessibili solo attraverso tortuosi vicoli, le capanne degli abitanti dell'isola di Malapascua. Proprio questo primo pomeriggio, al ritorno da una bancarella del cibo, mi son detto: " Possibile che non abbia visto praticamente ancora nessun straniero camminare nel villaggio?"
Quanto il turismo cosi' impostato beneficia la popolazione locale?
Cammino solitario nel fresco buio del bosco con ancora attaccati alla pelle i suoni e le luci dello show

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